Nel 2018 Mark Zuckerberg ha dovuto affrontare non poche difficoltà: la sua piattaforma Social, Facebook, è stata investita dallo scandalo Cambridge Analytica. Al centro della vicenda un uso scorretto di un’enorme quantità di dati prelevati proprio dal Social più famoso del mondo, da parte di una nota azienda di consulenza e per il marketing online.
Non è finita qui: forse a seguito dello scandalo, forse per la perdita di appeal della piattaforma, sono molti, soprattutto tra i giovanissimi, ad aver abbandonato Facebook. A questo si aggiunge il mezzo fiasco strategico di alcune funzionalità che, introdotte nella piattaforma, non hanno riscosso il successo sperato.
Il caso delle Stories: Instagram vs. Facebook
Stiamo parlando delle Stories, ovvero contenuti temporanei in evidenza che possono essere pubblicati sia da profili privati che da pagine e che rimangono visibili solo per 24 ore esatte. Allo scadere di questo periodo di tempo le Stories si non risultano più visibili né rintracciabili, se non per chi le ha create.
Funzionalità, quella delle stories, presa da Snapchat, il social dei giovanissimi, ed importata prima su Instagram e poi su Facebook. Se sul primo il successo è stato clamoroso, tanto che oggi le Stories sono considerate anche un potente mezzo di marketing, sul secondo invece la maggior parte degli utenti sembra ignorare (volutamente o non) la funzionalità e le sue potenzialità.
I buoni propositi di Mark Zuckerberg
Per cercare di aggiustare il tiro e risolvere questi piccoli grandi problemi Mark Zuckerberg ha già delle idee da mettere in atto in questo 2019. Per quanto riguarda le Stories, il fondatore di Facebook ha in mente un vero e proprio rilancio dello strumento attraverso l’inserimento di una nuova funzionalità: quella di condivisione degli eventi.
Facebook, infatti, si distingue dalle altre piattaforme proprio per la possibilità di creare e condividere ogni tipologia di evento, dal party in discoteca al convegno professionale. La funzionalità è sfruttata anche dai grandi marchi, che creano eventi ad hoc per fidelizzare i loro clienti e non solo. Un esempio, anche se di qualche anno fa, la Colazione in Pigiama di McDonald's. È su questo che Mark intende fare leva, cercando di unire due strumenti che fino ad oggi sono sembrati incompatibili.
Questa nuova condivisione di eventi tramite Stories sarà attiva a breve negli Stati Uniti e poi introdotta nel resto del mondo e permetterà un maggiore coordinamento con (e coinvolgimento de) i propri amici, facendo conoscere loro gli eventi interessanti ai quali si intende partecipare e, allo stesso momento, permettendo agli eventi di avere un’ancora maggiore visibilità sulla piattaforma.
Nelle storie si potranno inserire degli adesivi toccabili che porteranno a maggiori informazioni utili sull’evento e gli utenti potranno cliccare direttamente “Mi interessa” o “Parteciperò” all’interno della storia, creando ancora più dinamismo per gli organizzatori di eventi: un tool che sicuramente dovrà essere preso in considerazione per i piani di digital marketing.
In attesa di scoprire se le Stories dedicate agli eventi avranno successo, ecco un ripasso di tutti i modi in cui è possibile promuovere un evento, sia online che offline!